Quota 100, nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione: il piano del Governo

Alice Lottici 17/05/19
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Il decreto per Quota 100 è stato approvato da appena 3 mesi e già sono 131mila le richieste registrate dall’Inps sia di lavoratori autonomi che dipendenti del privato e del pubblico.

I nuovi pensionamenti, che prevedono una cessazione anticipata dell’attività lavorativa degli individui con almeno 62 anni di età e 38 di contributi, nel pubblico verranno gestiti con uscite ogni 6 mesi. Il 1° agosto 2019 sarà la prima data per i dipendenti pubblici che hanno fatto domanda.

Durante il Forum PA 2019, tenutosi il 14 Maggio, è emerso che i pensionamenti in arrivo, per lo più di impiegati, rischiano di svuotare la Pubblica Amministrazione. Già ora servirebbero 250mila persone in più.

Il Governo è già corso ai ripari: a quanto si evince dalla Legge di Bilancio 2019, pubblicata lo scorso dicembre, sono attesi numerosi concorsi per far fronte a queste maxi ondate di pensionamenti che dureranno per tutto il triennio 2019-2021.

Inoltre con il Decreto Concretezza il Consiglio dei Ministri sta provvedendo a favorire il turnover attraverso lo svuotamento di precedenti graduatorie e l’indizione di nuovi concorsi, a contrastare l’assenteismo e a digitalizzare le procedure della Pubblica Amministrazione.

Verrà garantito effettivamente un turnover viste le lunghe tempistiche delle procedure concorsuali? Vediamo assieme le implicazioni di questa manovra e la nuova proposta del Governo.

Tutto su Quota 100 e Pensioni

Quota 100, turnover pubblica amministrazione: alcune valutazioni

I 100mila pensionamenti previsti nel 2019 dovrebbero convertirsi in altrettante nuove opportunità, ma realmente non sarà proprio così. Infatti, nel Documento di Economia e Finanza si stima un turnover del 35% rispetto alle uscite determinate dal nuovo calcolo previdenziale.

Un problema riguarderebbe le tempistiche: il primo contingente di personale andrà in pensione il 1 agosto prossimo e i concorsi pubblici continuano ad avere tempi incompatibili con l’esigenza imminente di personale.

Il Governo, in questo senso, si sta attivando per permettere ai sindaci di anticipare a quest’anno alcune assunzioni previste per il turnover del 2020.

Un altro problema riguarderebbe invece le modalità di svolgimento dei concorsi: tanti enti locali devono far riferimento alle selezioni organizzate a livello nazionale con un conseguente prolungamento e condizionamento dell’iter decisionale e delle procedure.

La struttura stessa del decreto, però, sarebbe il più grande problema: da un lato quota 100 rischia di svuotare in anticipo gli uffici delle amministrazioni locali senza garantire un adeguato ricambio di personale, dall’altro il reddito di cittadinanza riempie di nuovi compiti gli enti locali per verificare i requisiti di residenza e avviare progetti di utilità sociale per i beneficiari in attesa del lavoro.

Quota 100, turnover pubblica amministrazione: novità sulle assunzioni

Il Ministro Giulia Bongiorno ha affermato che è in corso una discussione tra il Ministero della Pubblica Amministrazione e il Ministero dell’Economia per anticipare una parte di nuove assunzioni a quest’anno senza variare i conti.

Le mosse da attuare sarebbero:

  • sospensione della legge Fornero, per un aumento dei risparmi di spesa a carico dei bilanci locali;
  • vincolo tetti di spesa e norme di sostenibilità finanziaria per gli spazi assunzionali;
  • eliminazione del blocco alle assunzioni negli enti locali che non rispettano il pareggio di bilancio, saltato insieme alle altre sanzioni previste per chi non rispetta gli obiettivi di finanza pubblica.

La mossa favorirebbe in primis le amministrazioni con graduatorie ancora valide o con possibilità di selezionare candidati da graduatorie di altri enti.

Quota 100, turnover pubblica amministrazione: il piano per agevolare l’ingresso dei giovani

Oltre alle misure sopraindicate, il Governo sta studiando l’attuazione di un disegno di legge per istituire un corso post-universitario ad hoc con concorso finale, al fine di favorire l’ingresso di giovani nella Pubblica Amministrazione con un percorso mirato e altamente formativo.

Il piano del Ministro Bussetti e della Ministra Bongiorno sarà un “ponte” tra laureati e concorsi, semplificherà le procedure concorsuali e ovvierà alla formazione generica delle Università, causa di difficoltà nella ricerca di lavoro e di studi integrativi post laurea per ottenere requisiti professionali.

Un traguardo non molto lontano è la digitalizzazione delle procedure, per rendere le procedure della Pubblica Amministrazione più snelle e funzionali. A tal fine potrebbero essere resi obbligatori concorsi su base territoriale per l’assunzione di nativi digitali.

Per informazioni su tutti i concorsi pubblici in uscita, consigliamo la lettura del seguente articolo:

Concorsi pubblici 2019: tutti i bandi in uscita

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Alice Lottici

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